LA
VITA AL CASTELLO
Passarono
giorni fino a divenir due settimane, ed al castello tutto per il meglio si
filava; ma a Madama Valnesia, regina splendida dai biondi capelli di seta e
carnagione bianca come la luna, in cuor un'inquietudine nuova
fomentava: ogni qualvolta di Odino cavalier lo sguardo fiero ella
incontrava, un brivido di passione dal cuor fino alle viscere passava: ahimè,
era forse disio d'amore che alla sua porta ancor bussava? Ella
avea negli occhi gocce di azzurro ciel, raggi di sole in capo e petali di rose a
disegnar labbra e gote; una figura snella ma al tempo stesso prosperosa poteva
poi immaginarsi sotto quella veste lunga e capricciosa: uomo alcuno non le
avrebbe mai resistito e già al primo sguardo il cuor ella gli avrebbe rapito,
ma fu del Re il destino ch'ella incontrò per primo, e con esso poco più che
bambina ogni cosa avea diviso, ma non ancor la gioia di regalargli d'un pargolo
il sorriso. Odino,
cavalier di possente aspetto e fisico robusto, viveva d'arme, d'onor e di parola
data e per questo forse, pur dal suo sir sostenuto, di niuna fanciulla avea
l'amor voluto; quando Ulrico, come ad amico a lui diceva: "perchè non
prendi, o Odino caro, la fanciulla che più in cuor t'accende", era solito
rispoder "o Sire mio, il mio cuor ora è acceso dalla Giustizia e
dall'Onore e non desidera passione che non sia l'ardor di difender questa corte
e il suo splendore". Ma
le stelle col vento e la misteriosa luna avean col fato intrecciato una trama
ben lungi da tal fortuna, e il destino era ormai sulle tracce del prode Odino.
Continua . . . .